Crema ultra-soffice ideale per pelli da normali a secche.
Riformulata con benefici all’avanguardia, la NUOVA The Moisturizing Soft Cream aiuta a prevenire e contrastare i visibili segni dell’età, rimpolpa profondamente la pelle dal suo interno. Questa innovativa crema idratante aiuta a mantenere un aspetto più giovane, rassodato e privo di linee e a prevenire ulteriori visibili segni del tempo.
Il segreto sono le sfere idratanti multidimensionali che, come tessere di un puzzle, ottimizzano la veicolazione e la performance del prodotto. Miliardi di sfere infuse di Miracle Broth™ sprigionano idratazione sulla pelle ad ogni applicazione. Penetrando con estrema precisione, queste sfere dinamiche entrano in profondità rilasciando il nostro elisir di rinnovamento cellulare laddove la pelle ne ha più bisogno.
Queste particolari sfere ottimizzano la veicolazione di idratazione e la performance del prodotto, conferendo alla crema la particolare texture sontuosamente liscia e soffice. Ogni vasetto ne contiene miliardi , di dimensioni diverse, e rimpolpano la pelle strato dopo strato, saturandone la superficie in ogni angolazione con precisione. Le sfere si fondono con la pelle al primo tocco, trasportando ilMiracle Broth™ esattamente dove serve. Il risultato è unaprolungata idratazione, ideale per aiutare la pelle a contrastare lacomparsa di linee aride e sottili
La nuova formula nasce nei Max Huber Research Labs, il centro diricerca e innovazione che sta dietro le formule La Mer, specializzatonell’ambito della fermentazione, dell’anti-età e nel campo emergente della lipidomica. Gli studi più recenti dimostrano che MiracleBroth™ aiuta la pelle ad attivare la produzione di lipidi, di vitale importanza per avere una pelle rimpolpata e dall’aspetto fresco e giovane. La Mer ha trasformato il panorama delle creme idratanti con il lancio della sua Moisturizing Soft Cream, presentata per la prima volta nel 2012: oggi, con la NUOVA Moisturizing Soft Cream, la pelle ottiene benefici ancora maggiori e più velocemente di prima, sempre con la stessa amata texture ricca ma soffice, con un’idratazione di nuova generazione. Fin dal primo tocco, MiracleBroth™ si attiva per stimolare la produzione lipidica della pelle
La ricerca effettuata dai Max Huber Research Labs sul nostro leggendario elisir, il Miracle Broth™, ha dimostrato la sua azione di catalizzatore per ottenere una pelle morbida e dall’aspetto più giovane. Il lipidoma è essenziale per una pelle dall’aspetto sano, tuttavia con l’avanzare dell’età i lipidi essenziali all’interno della pelle diminuiscono e il Miracle Broth™ ne attiva la produzione naturale.
Soffice ma potente; leggera ma lussuosamente lenitiva; gli evidenti paradossi di Moisturizing Soft Cream creano un rinnovamento ottimale energizzando la pelle con l’efficacia del nostro straordinariofermento. Aiutando a mantenere l’idratazione all’interno e le sostanze irritanti ambientali all’esterno, mette in risalto la bellezza naturale della pelle, ne trasforma elasticità e compattezza, la rende più piena e resistente alle irritazioni e ai segni visibili del tempo.
Si parte martedì 28 marzo alle 11 a via del Portico d’Ottavia e si andrà avanti fino a venerdì 31: il cuore di Roma s’infiamma tra tradizione e storia, competizione e sapienza antica delle ricette delle nonne, tramandate di generazione in generazione. Va in scena la seconda edizione del Festival del Carciofo Romanesco. Cuore della manifestazione sarà come lo scorso anno sempre il quartiere ebraico, ma la novità di quest’anno è l’allargamento anche ad altri quartieri e rioni storici come Campo de’ Fiori e Piazza Navona. Saranno 18 i ristoranti che aderiscono all’iniziativa, con menù a base di carciofo da proporre a romani e turisti, gourmet e appassionati tra ricette tradizionali e rivisitazioni moderne. Dalle fettuccine tradizionali, ai bombolotti, sino alla pasta fresca ripiena, per passare poi a gustose frittatine e ai secondi a base di abbacchio, pietanze di carne accompagnate da ricchi piatti di carciofi nelle varianti alla romana e alla giudìa. L’innovazione anche nei dessert proposti a base di gelati rivisitati al carciofo. Gli stand di Coldiretti e del CAR – Centro Agroalimentare Romano daranno il benvenuto ai visitatori all’ingresso di Largo 16 ottobre. Nei giorni del Festival, inoltre, all’indomani della giornata europea del gelato che cade il 24 marzo, sarà presente anche una delegazione dell’Associazione Italiana Gelatieri con maestri e professionisti autentici ambasciatori del gelato made in Italy, guidati dal campione del mondo Eugenio Morrone, che proporranno delle degustazioni personalizzate.
IL CARCIOFO ROMANESCO – “Semo romani, ma romaneschi di più” è lo slogan, mutuato dai versi del cantautore romano Lando Fiorini, che identifica il carciofo come punto di riferimento del territorio romano. La manifestazione presenta diversi significati legati a questa icona gastronomica: il carciofo infatti è un prodotto del territorio laziale, che viene così valorizzato e riscoperto, ma è anche un ingrediente fondamentale della tradizione culinaria romana e giudaico-romanesca, che ne hanno declinato l’uso in numerose ricette, famose in tutto il mondo. Ma il carciofo è anche un alimento cardine della dieta mediterranea, base di un corretto stile di vita per preservare la nostra salute partendo dalla prevenzione. A distinguere l’iniziativa da altre fiere o sagre sarà proprio il luogo dove partirà e dove si terrà la maggior parte dell’evento, l’ex ghetto al centro di Roma, dove il carciofo ha trovato le sue prime ricette, per poi diventare orgoglio per i romani e attrattiva per i turisti. L’iniziativa è ideata da Confesercenti e promossa da Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Centro Agroalimentare Roma, Azienda speciale Agro Camera (Camera di Commercio di Roma), Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare – ISMEA.
“Da parte di Confesercenti Roma e Lazio esprimo grande orgoglio per questa manifestazione – sottolinea il Presidente di Confesercenti Roma e Lazio, Valter Giammaria – Un processo virtuoso nel turismo e nella ristorazione si può innescare solo attraverso una valorizzazione delle eccellenze del territorio, proponendo ai consumatori prodotti di qualità insieme alla professionalità degli operatori. Il carciofo romanesco è un prodotto che fa parte della cultura culinaria di Roma e del Lazio ed è giusto che noi, come Associazioni, attraverso questi eventi, facciamo conoscere ai nostri concittadini e ai turisti le materie prime che la nostra regione offre, la loro importanza a livello nutrizionale e il lavoro che gli chef e tutti gli operatori della filiera svolgono ogni giorno per far arrivare sulle nostre tavole queste prelibatezze”.
“Riscoprire le nostre tradizioni culinarie, le ricette e i prodotti del territorio, anche riproponendole in chiave moderna e innovativa, è un’opportunità che gli imprenditori devono cogliere per rilanciare le attività di ristorazione, che è anche cultura e storia antica di generazioni, soprattutto in seguito a quanto vissuto a causa della pandemia – evidenzia Claudio Pica, Presidente FIEPET – Il Festival del Carciofo Romanesco vuole dunque ribadire l’importanza delle tradizioni e del territorio con uno dei prodotti di eccellenza della nostra tradizione gastronomica, che segna il forte legame che esiste tra cibo e cultura identitaria di un popolo; il tutto con lo sfondo d’eccezione offerto dal centro di Roma e in particolare dal complesso del Portico d’Ottavia”.
“Questo festival si distingue da altre fiere legate all’ortaggio in quanto si svolge all’insegna della degustazione nelle diverse varianti in cui il carciofo può essere proposto – commenta Angelo Di Porto, Presidente Assoturismo Roma – Il valore aggiunto di questo festival è nel luogo stesso dove si svolge, il quartiere ebraico nel cuore di Roma, laddove le ricette del carciofo alla romana e alla giudia sono nate e si conservano attraverso tradizioni secolari tramandate di generazione in generazione. In particolare, nei ristoranti che propongono la cucina giudaico-romanesca, si valorizza un patrimonio storico-culturale che affonda le sue radici nella cucina povera dei secoli del ghetto, quando gli ebrei furono costretti a fare di necessità virtù e a trarre il meglio da ciascuna situazione, a partire dall’alimentazione, dal consumo del pesce povero e delle verdure”.
Il progetto è stato presentato con la Conferenza Stampa del 20 marzo presso l’Università Mercatorum nello splendido Palazzo Costaguti di Piazza Mattei. Ministero, Regione, Comune e Municipio assieme con altre istituzioni e associazioni di categoria assieme per esaltare e con orgoglio sostenere i prodotti del Made in Italy, un unicum del nostro territorio. Formazione e tradizione da tramandare alle nuove generazioni
Moderati dal giornalista Daniel Della Seta, autore e conduttore della rubrica “L’Italia Che Va…” Radio RAI e della rubrica TV “In Punta di Forchetta…” sono intervenuti davanti a una platea di giornalisti e volti noti del piccolo schermo fra i quali Anna Maria Palma, ospite di Unomattina creatrice di Tu Chef, Valter Giammaria, presidente Confesercenti Roma e Lazio; On. Angelo Rossi, Consigliere del Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare; Giancarlo Righini, Assessore Regionale Agricoltura Regione Lazio; Alessandra Sermoneta, Vice Presidente I Municipio Roma Capitale; Carlo Hausmann, Direttore di AgroCamera; David Granieri, Presidente Coldiretti Lazio; Giovanni Cannata, Rettore dell’Università Mercatorum; Alessandro Onorato, Assessore Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Roma Capitale; Claudio Pica, Presidente FIEPET; Angelo Di Porto, Presidente Assoturismo Roma.
Al taglio del nastro fissato per il 28 marzo alle 11 sono attesi Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, e Mara Venier, entusiasta sostenitrice della manifestazione vivendo da tanti anni nel quartiere ebraico.
Protezione straordinaria: NIVEA sviluppa una protezione solare unica per una bambina. • Grazie alla protezione solare “Shadow Jumper” appositamente sviluppata da NIVEA, Charlotte può godere di brevi esposizioni al sole.• Charlotte è una bambina di quattro anni che soffre di EPP – protoporfiria eritropoietica. Le persone affette da questa malattia sono spesso soprannominate “Shadow Jumpers”, in quanto non possono esporsi alla luce solare.• Questo progetto di R&D, unico nel suo genere,testimonia concretamente l’impegno “CARE BEYOND SKIN” di Beiersdorf. Ovvero nella cura della pelle oltre la pelle.
Il dipartimento di ricerca e sviluppo di Beiersdorf, l’Azienda leader nella cura della pelle e proprietaria del marchio NIVEA, forte della sua profonda conoscenza ed expertise in fatto di cura della pelle e ricerca, ha creato un prodotto cosmetico unico – una protezione solare speciale – per una ragazza tedesca di nome Charlotte che, in tenera età, ha scoperto di avere una malattia rara della luce: l’EPP.
I risultati della ricerca sulla luce visibile ad alta energia hanno dimostrato che è necessario aggiungere alla protezione solare di Charlotte dei pigmenti speciali per la diffusione luminosa. Questo può impedire alla luce di penetrare nella pelle, permettendo così alla bambina di esporre la sua pelle alla luce del sole per un breve periodo di tempo. Garantendole inoltre una migliore qualità della vita.
Charlotte è una bambina di quattro anni che vive vicino a Münster, in Germania. Nata con la rarissima malattia genetica della luce EPP, ha reali difficoltà di esposizione al sole. Quando la sua pelle entra in contatto diretto con i componenti visibili e colorati della luce solare, infatti, un difetto genetico le causa dolore neuropatico e ustioni sulla pelle. Proprio per la sofferenza emotiva e fisica subìta negli anni, i genitori di Charlotte hanno fatto tutto il possibile per trovare aiuto. Quando hanno contattato NIVEA e il DottorLudger Kolbe, è stato così lanciato un progetto di ricerca per una protezione solare cosmetica innovativa, in grado di prendersi cura della piccola Charlotte e favorire le sue condizioni di vita.
La ricerca è stata condotta dal Dottor Ludger Kolbe – ChiefScientist for Photobiology di Beiersdorf – e dal suo team. Grazie alla loro expertise, sono stati in grado di sviluppare una crema solare cosmetica unica e tailor made per Charlotte. Il Dottor Kolbe spiega: “Con gli elevati standard di protezione della pelle che noi di NIVEA perseguiamo, siamo felici di aver trovato una soluzione speciale per Charlotte. Deve ancora stare attenta al sole, ma con la sua crema solare personale potrà passare un pò più tempo a giocare all’aperto con i suoi amici.”
Questa protezione solare ha cambiato la vita della famiglia. Applicata densamente, la crema protettiva consente allabambina di rimanere esposta alla luce diretta del sole per un breve periodo di tempo – una situazione che prima era impensabile. Per i genitori di Charlotte questo significa un immenso sollievo nella vita di tutti i giorni: “NIVEA e il dipartimento Beiersdorf Research and Development hanno fatto tutto il possibile per trovare una soluzione per Charlotte. Quando abbiamo visto per la prima volta Charlotte ridere al sole dopo aver applicato la crema,siamo rimasti sopraffatti”, dice Johannes Hesseling, padre di Charlotte.
La protezione solare cosmetica è stata sviluppata appositamente per Charlotte e per le sue individuali esigenze della pelle; quindi, non fa parte del portfolio di prodotti NIVEA e non è in vendita. Il prodotto non può curare la malattia PPE e Charlotte deve ancora stare molto attenta quando si espone al sole, ma certamente le darà un pò più di libertà e comfort nell’uscire liberamente da casa.Il prodotto era pronto per essere utilizzato per la prima volta da Charlotte nell’estate 2021.
Quando il sole diventa una sfida
Per i pazienti EPP, la luce UV (la luce blu del sole) provoca grande dolore, tanto che cercano costantemente l’ombra. Questo è esattamente il motivo per cui la malattia è stata ufficiosamente denominata “shadow jumping” dalla psicologa Elisabeth Anna Rufener. La malattia “shadowjumping” è causata da un raro difetto genetico: quando il soggetto si espone alla luce solare, un precursore del pigmento rosso del sangue, protoporfirina, si deposita nei vasi sanguigni. Questo porta all’assorbimento dell’energia della luce visibile ed innesca una reazione chimica -un’ustione nei vasi – che il paziente affetto percepisce come ustione sulla pelle causando un grave dolore.
Scopri la storia di Charlotte, gli step di NIVEA per sviluppare la sua crema solare cosmetica personale e guarda i film “Shadow Jumper” sul sito web della campagna e sui canali social globali del brand su Instagram and TikTok.
Napapijri è lieta di annunciare la collaborazione con un altro iconico marchio italiano: Superga®. Ispirata dalla comune eredità alpina e dalla passione per la vita all’aria aperta e l’espressione di sé, la collaborazione fonde le leggendarie sneaker Alpina di Superga®, la loro inconfondibile suola carrararmato e silhouette a collo alto con elementi di design presi in prestito dalle prime calzature di Napapijri, le Tibet. Con il loro caratteristico bordo in gomma ispirato alle scarpe da freeclimbing, le Tibet hanno segnato una svolta nella storia di Napapijri, sperimentando calzature tecniche come ispirazione per gli esploratori della moda di tutti i giorni. Lo stesso si può dire delle sneakers Alpina: nate negli anni ‘50 e subito popolari tra gli avventurieri alpini (da cui il nome), oggi rimangono una scelta ambita grazie alla tomaia in cotone traspirante e al design high-top che avvolge delicatamente la caviglia per un po’ di sostegno in più. Unendo le due cose, Step propone una capsule dedicata alle consumatrici e caratterizzata da forme grintose ispirate alle avventure all’aria aperta, disponibili in una palette di colori vivacizzata da accenti colorati e da un doppio marchio.
Argu Secilmis, Vicepresidente Prodotto e Marketing di Napapijri, spiega: “Significa molto per Napapijri essere riuscita a fondere il proprio patrimonio con quello di un altro marchio italiano iconico. Superga® rappresenta una pietra miliare nella storia del footwear e siamo orgogliosi che la nostra prima collaborazione calzaturiera sia con loro”.Lorenzo Boglione, Vice Presidente di BasicNet: “Per Superga® è fondamentale collaborare con marchi storici italiani, tra i quali Napapijri è senza dubbio un’eccellenza. In questa collaborazione abbiamo scelto naturalmente di abbinare la loro scarpa Tibet alla nostra icona dell’outdoor, l’Alpina.”
La campagna
Incentrata sulle origini alpine e sul legame comune dei due marchi, la campagna 3D creata da Napapijri presenta la nascita delle sneaker Superga® x Napapijri come la fusione di paesaggi naturali che si uniscono per creare un’esperienza outdoor unica, nata dal connubio di due stili iconici e di due modi di interpretare la vita all’aria aperta.
Superga® x Napapijri e’ disponibile su napapijri.com, nel flagship store di Milano – Orefici 11 – e presso selezionati rivenditori Napapijri.